nasce a Roma ad aprile del 2009 dalla fusione di due teste che sono sempre state vicine e in sintonia. Grandi amici, complici, compagni di studi che hanno capito di poter concretizzare le loro idee in un progetto comune. Tre culture: italiana, giapponese e svizzera si fondono in un unico modello sartoriale.
Elementi arcaici come il kimono si trasformano in elementi contemporanei, attraverso la sartorialità europea e grazie alla meticolosa scelta dei materiali.
Irene Tortora e Masashi Ono scompongono l’abito in un insieme di forme geometriche elementari che si compongono ogni volta in modo diverso, come un Tangram che genera disegni a seconda della disposizione dei pezzi.
Mai lo stesso abito, mai la stessa immagine femminile.
“Aspiriamo all’eliminazione delle tagli e, attraverso una ricerca su aperture e sistemi di chiusura, siamo riusciti a superare questo problema.
Nella stessa direzione va la nostra quasi totale assenza di tagli sartoriali che, oltretutto, limiterebbero le potenzialità insite dei nostri abiti di essere indossati in maniere diverse. Non parliamo, ovviamente, della cosiddetta “Taglia Unica”, stretta per alcune e larga per altre, giusta solo per poche fortunate, ma di una vestibilità che si adatti con garbo a qualunque figura.”
Annullato anche il concetto di taglia perché, grazie al progetto delle chiusure, non ci sono limiti fisici alla vestibilità.
Una rivoluzione frutto della cultura italiana e giapponese che si fondono attingendo all’enorme patrimonio di immagini e di forme della loro tradizione.
L’annullamento totale della normale concezione dell’abito viene raggiunta con l’utilizzo di stoffe e bottoni d’epoca: la ricerca di tessuti in preziosi fondi italiani e stranieri, sottolinea la volontà di trasgredire alle regole di mercato, rispondendo alle contemporanee esigenze di riuso e recupero.
L’abito è frutto di un progetto come nella migliore tradizione di design.
Scomporre e ricomporre, modificare e rivisitare, ma soprattutto creare, è questo il punto di forza della “moda che si modifica”.
è la linea democratica di Res Nullius. Le forme sono pulite come quelle della sorella maggiore, niente fronzoli ed inutili decorativismi ma con qualche concessione in più alla civetta che è in ogni donna.
Democratiche le forme. Democratici sono i prezzi. Democratici sono i colori: nero (adatto a tutte e in tutte le occasioni) e qualche neutro.
Forti di uno spirito avanguardista che ama giocare con la trasformazione di forme pure, il duo Tortora-Ono si reinventa e affronta una nuova sfida, quella di portare l'intellettualismo della forma al grande pubblico attraverso un basico (perchè nessuno di questi pezzi può mancare nel guardaroba) chic, sexy e puro.
Sed Etiam propone di volta in volta capi nuovi, per soddisfare curiosità e desideri di chi ha trovato in lei una risposta ad un’esigenza di una sartorialità italiana a prezzi contenuti.
All'interno dello store di via Baccina 89, disponibili anche i nuovissimi capi di SED ETIAM BABY, che declinano il concetto Sed anche nel mondo dei piccoli: elegante, accessibile, puro.
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